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Servizio anticoagulanti orali (TAO)

La terapia anticoagulante orale (T.A.O.)

La coagulazione del sangue è un processo fisiologico di fondamentale importanza per arrestare le perdite di sangue dovute al danneggiamento di un vaso sanguigno, e quindi arrestare l’emorragia. Ciò avviene con la formazione di un coagulo, grossolanamente rappresentabile come un "grumo" di sangue solidificato che chiude la ferita.

Normalmente Il processo si autolimita alla sola sede del danno, arrestandosi non appena ricostituita l’integrità del vaso.

Esistono però numerose e varie condizioni patologiche sia congenite che acquisite che possono predisporre, o a volte determinare, la formazione inappropriata di un coagulo all’interno di un vaso sanguigno, (stato di “ipercoagulabilità” o “trombofilia”), causando l’occlusione parziale o totale dello stesso con possibili gravi danni della sede ed organo interessato: tale evento patologico viene definito “trombosi”.

A volte, una parte del coagulo patologico, che in questo caso viene definito “trombo” si distacca dal corpo principale e viene trascinato dal flusso sanguigno divenendo così un “embolo”, ed andando ad ostruire, anche completamente, una più piccola diramazione vasale “a valle” del flusso, con possibili gravi danni dell’organo interessato.

Progressivamente negli anni, si sono individuati farmaci per la cura e la prevenzione della malattia trombo-embolica, capaci di interferire e rallentare il processo coagulativo, per l’appunto definiti “farmaci anticoagulanti”.

Tra questi l’acecumarolo ed il warfarin (nomi commerciali Sintrom, Coumadin), che agiscono nel contrastare l’attività della vitamina K, molto importante nel meccanismo della coagulazione, e sono infatti anche definiti come “Antagonisti della Vitamina K” AVK.  

L’effetto anticoagulante degli AVK non è però sempre lo stesso in tutti i pazienti, e spesso varia nel tempo anche nello stesso paziente. Ciò dipende da svariati fattori (caratteristiche individuali del soggetto, possibile coesistenza di altre patologie, assunzione di farmaci interferenti, dieta ricca di vitamina K) che possono sia contrastare che potenziare l’azione degli AVK.

A seguito di quanto su esposto, il trattamento con farmaci AVK (TAO) richiede particolare attenzione non solo da parte dei pazienti, che devono assumere il farmaco in modo corretto e regolare, senza mai variare la dose prescritta, ma anche da parte dei Centri TAO, ovvero dalle strutture deputate al controllo dei pazienti in trattamento anticoagulante, che dovranno al momento della presa in carico di un nuovo paziente:

1)      eseguire un colloquio approfondito tra medico e paziente in una prima seduta “educazionale” allo scopo di spiegare con chiarezza i motivi del trattamento, i rischi ed i vantaggi, le modalità di assunzione del farmaco, raccogliendo alla fine un consenso informato sottoscritto sia dal medico che dal paziente;

2)    compilare una cartella clinica in cui vengano raccolte non solo i dati sanitari ma anche i dosaggi terapeutici nel tempo prescritti;

3)     controllare inizialmente e periodicamente le condizioni clinico-metaboliche dei pazienti sollecitando la continua comunicazione al centro TAO di possibili informazioni cliniche rilevanti,

4)     fornire al paziente di volta in volta, nella stessa giornata di esecuzione dell’INR, uno schema chiaro in cui sia indicato giorno per giorno il dosaggio prescritto fino al successivo controllo INR;

5)    fornire i riferimenti ai quali il paziente potrà rivolgersi in caso di emergenza;

6)    accertarsi della correttezza di esecuzione e validità dei valori INR mediante periodici controlli di qualità;

7)    informare i medici curanti di possibili improvvise variazioni significative del valore INR che potrebbero indicare un peggioramento delle condizioni clinico-metaboliche del paziente (es. scompenso cardiaco, insufficienza renale).

8)     fornire le opportune indicazioni terapeutiche di sospensione/ripristino della TAO nel caso di interventi chirurgici o di manovre diagnostiche con rischio di sanguinamento (terapia ponte – bridging therapy)

In questi ultimi anni la ricerca farmacologica ha sviluppato una nuova classe di anticoagulanti orali, i così detti NAO (Nuovi Anticoagulanti Orali) che a parità di efficacia offrono il grande vantaggio di non richiedere il periodico controllo del valore INR, e quindi non richiedono un così frequente controllo presso un centro TAO. Sono però esclusi dal trattamento con tali farmaci alcune categorie di pazienti quali ad esempio (ma non soltanto) quelli con ridotta funzione renale, o con protesi valvolare meccanica

Inoltre, i NAO possono essere solo prescritti da alcuni specialisti (ematologi, cardiologi, neurologi, ortopedici, internisti) che operino in ambito pubblico, e non in strutture private.

Servizio TAO 

Presso i Centri Biorama e Ragusa del gruppo SANIROMA è attivo un servizio di monitoraggio della terapia anticoagulante orale. Tale servizio prevede la presa in carico del paziente in trattamento con AVK e l’applicazione di tutti i punti su indicati (1-8)

I Centri Saniroma sono associati alla FCSA – “Federazione Centri per la diagnosi della trombosi e la Sorveglianza delle terapie Antitrombotiche”.

Il servizio è svolto sotto la responsabilità ed il controllo di uno specialista ematologo.